Bisogna partire
dalla capienza ma ricordiamoci sempre che esso riveste la massima
importanza, tutto ciò che trasportiamo ce lo dobbiamo portare in spalla.
Per escursioni di un giorno una capienza di 30 / 40 litri è
sufficiente, per escursioni di più giorni è indicata una di 70 / 90
litri (con queste capienze è possibile contenere anche il sacco letto).
Per le donne
è consigliabile una riduzione del 20% circa. Tuttavia è consigliabile
scegliere modelli sempre un poco più capienti dello strettamente
necessario, onde evitare fastidiose operazioni di compressione del
contenuto. Consigliamo comunque la compressione dell'abbigliamento che
contiene grandi quantità di aria riponendo il tutto alla rinfusa, senza
piegare, in un apposito sacco di compressione. In commercio ne esistono
vari tipi. Un sistema valido è quello di sedersi sopra, dopo aver tirato
il laccetto di chiusura, compiendo alcuni balzelli tirando
contemporaneamente le cinghie di compressione. Lo stesso sistema va bene
anche per i sacchi letto.
Al
momento dell'acquisto è bene procurarsi anche un'apposita mantellina
impermeabile. Il dorso di uno zaino può essere fisso o regolabile.
Quelli a dorso fisso sono più stabili e meno soggetti a rottura ma sono
anche più cari e più leggeri.
Tenete
presente che quello che non c'è non si rompe mai! Tutti gli zaini hanno
delle stecche metalliche modellate per seguire la curvatura della
schiena, alcuni hanno anche una retina che unitamente al dorso
particolarmente incurvato limitano la sudorazione. Questi modelli sono
poco stabili, vanno scelti di volume non superiore ai 40 litri.
La cinghia ventrale
deve essere ben imbottita e deve possedere una zona di generose
dimensioni in modo da scaricare il peso sul bacino alleggerendo le
spalle. Gli spallacci devono essere imbottiti ma non troppo larghi e
regolabili in altezza; molti hanno una cinghia pettorale che li unisce
tra loro, se il vostro ne è sprovvisto sappiate che in commercio ne
esistono di universali, applicabili ad ogni zaino.
La rigidità
della struttura è determinata dal bastino che può essere in lega
d'alluminio o in materiale plastico, deve risultare inglobato nel
tessuto, normalmente in Cordura, un materiale pesante ma particolarmente
robusto. Attualmente sono in commercio zaini in nylon con finiture
Ripstop, più leggeri e con prestazioni simili alla Cordura.
Le tasche esterne dovrebbero
essere piccole perché determinano instabilità, allontanando il
baricentro del carico dal copro, costringendoci ad assumere posizioni
innaturali alla ricerca dell'equilibrio. Uno zaino di generose
dimensioni dovrebbe essere dotato di due scomparti separati e chiusi da
un cordino, per separare gli indumenti da altra attrezzatura. I modelli
di buona qualità sono poi dotati di cinghie di compressione: fettucce
che corrono intorno allo zaino con fibbie e dispositivi di regolazione.
Soprattutto in condizioni invernali è bene che lo zaino abbia delle
patte esterne porta attrezzi, la superficie di contatto con gli attrezzi
dovrà essere gommata.
L'impermeabilità
non è garantita da nessun zaino, ad eccezione di quelli specifici per
torrentismo, quando piove è necessario coprirlo con l'apposito
coprizaino che è bene acquistare subito, insieme allo zaino; sempre che
non ne sia incorporato. Infine le cerniere dovranno essere di generose
dimensioni. Le parti più esposte devono essere copribili con tessuto e
velcro.